IL 25 Aprile

Pubblicato da ArenaCommerce Collaborator il

La malaria, (detta anche paludismo) è una parassitosi. Avrebbe infettato l'umanità per oltre 50.000 anni. La prima descrizione della malaria risale a Ippocrate che descrive la tipica febbre intermittente. In Italia la sua diffusione venne ostacolata dall'abilità dei Romani nel curare i campi. La prima evidenza dell'arrivo in Europa coincide con la caduta dell'Impero romano d'Occidente. Quando l'impero romano perse i suoi antichi fasti i focolai fecero nuovamente la loro comparsa, una circostanza che comportò una lunga opera di bonifica.

La malaria in Italia:

La malaria in Italia è stata eradicata intorno agli anni cinquanta, con campagne finanziate dalla Rockefeller Foundation. Nel 1880 Alphonse Laveran, premio Nobel per la medicina, osservò per primo il parassita e propose che il morbo fosse causato da quel protozoo. Un anno dopo Ettore Marchiafava e Angelo Celli studiarono il protozoo e lo denominarono Plasmodium.

Nel 1905, Carlos Chagas, che per primo aveva notato e studiato la trasmissione intradomiciliare del plasmodio, mise in atto la prima efficace campagna di profilassi nella storia. Nel 1925 a Roma si avanzò la necessità di un istituto internazionale di malariologia, secondo quanto suggerito dalla Società delle Nazioni; il Governo italiano non accolse il suggerimento. Studi recenti hanno dimostrato come i parassiti possano causare ricadute della malattia.

Sintomi:

  • La Febbre: l’innalzamento della temperatura è il sintomo principale della malattia.
  • Epatosplenomegalia: una conseguenza dell'esasperazione del lavoro del sistema macrofagico.
  • Epatomegalia: l'aumento del volume del fegato, presente in quasi tutte le persone coinvolte.
  • Tachicardia e delirio: conseguenza specifica in concomitanza con eventi febbrili acuti.

Profilassi:

I farmaci più efficaci nel trattamento dell'infezione da P. falciparum sono l'artemisinina e la clorochina per uccidere anche gli ipnozoiti.

Prevenzione:

Comprendendo fin dai tempi antichi le cause che favoriscono il nascere della malaria si è pensato a come prevenire l'insorgere del morbo. Fino al 1945 le tecniche furono le continue bonifiche e la distruzione delle larve mediante sali d'arsenico. Negli anni cinquanta e negli anni sessanta, c'è stato un notevole sforzo della sanità pubblica per sradicare la malaria distruggendo le zanzare nelle zone dove la malattia era diffusa, anche se questi sforzi non sono riusciti a sradicare la malaria.

Nella letteratura:

La malaria viene citata spesso nella letteratura, come nei romanzi di Emilio Salgari, ma anche in contesti occidentali, come nelle Novelle rusticane di Giovanni Verga. La malattia compare anche nel libro di Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli: l'autore, in quanto medico, curava i malati del piccolo paese in cui trascorre il confino. Dante Alighieri morì di malaria dopo avere attraversato le zone paludose delle Valli di Comacchio.

Per i viaggiatori:

Quando si fanno viaggi lunghi può capitare a molti di imbattersi in zone dove la malaria non sia stata debellata.Il sistema migliore per non ammalarsi di malaria è evitare di essere punti dalla zanzara vettore. Si consiglia di usare spray repellenti, zanzariere e reti protettive quando possibile, ad esempio nei luoghi abitabili come i caravan, di vestirsi evitando i colori scuri, coprendosi il più possibile. Un ottima tecnica è quella di impregnare d’ insetticida le reti protettive.

[Fonte: wikipedia] [Foto di mika mamy da Pixabay]

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Quasi dimenticavo, BUON 25 APRILE A TUTTI!


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